giovedì 8 novembre 2007

Fra petrodollari e malinconici dell'atomo...

Il petrolio che continua inarrestabile la sua corsa verso la soglia psicologica (ma che di questo passo non sarà più solo psicologica) dei 100 dollari al barile, toni da guerra fredda fra Russia e U.S.A scandiscono calorosamente queste prime giornate d'inverno mentre in una strana analogia di fatti e intenzioni, ritorna a risuonare più rombante che mai la proposta: "Ritorniamo ad investire sull'energia atomica!"
Difficile ricredersi, davvero complicato risalire a quella serie di motivazioni che nel lontano 1987 portarono i nostri genitori ed i nostri nonni a rifiutare categoricamente l'utilizzo di questa fonte energetica..
Ed è ancora più complicato definire con chiarezza e precisione quali saranno mai state le cause che hanno portato ,alcuni anni fa in certi paesi del meridione, la mobilitazione di massa di intere comunità che fecero proteste, blocchi di binari, autostrade ,porti in nome di un NO gridato da intere famiglie allo smaltimento, nella loro zona, di rifiuti tossici e di scorie radioattive..
Ricredersi e riprendere visione di tutto questo quindi?
Nono so può darsi..in fin dai conti come farebbero quindi in Francia o in America?
Eppur ciò che più sconcerta è il fatto che le soluzioni a noi debbano essere sempre dettate o meglio imposte dall'esterno no?
E' mai possibile che una strada nostra qua in Italia non la sappiamo proprio trovare?
Ci ritroviami qui circondati da decine di basi nucleari (con tutti i rischi che ne intercorrono) obbligati a mantenere la nostre abitudini quotidiane dovendo stringere la cinghia per comprare in continuazione energia dai paesi esteri.
Da sempre con il petrolio e dal futuro con l'atomo, arrivando a dover comperare anche quell'energia che noi stessi potremmo vendere..L'energia solare ,eolica e biologica.